Lo studio del mese di settembre
Pubblicato sul mensile Daibyakurenge di agosto 2016
Facciamo crescere successori
Lezione di Daisaku Ikeda sugli scritti di Nichiren Daishonin
Ora è il tempo di creare il futuro Soka!
«Dobbiamo sostenere la crescita di belle persone, giovani che lavorino per il
bene della società, del loro paese e di tutta l'umanità. Questo è lo scopo della
Soka Gakkai», diceva il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai
Josei Toda. Ribadiva sempre che lo scopo fondamentale della Soka Gakkai è
formare persone di valore che possano contribuire alla felicità degli altri e alla
costruzione della pace.
Io la penso esattamen te nello stesso modo e mi sono impegnato con tutto il
cuore per allenare i membri della Divisione giovani che svolgeranno un ruolo
trainante nel plasmare il futuro dell'umanità.
Mi sono dedicato assiduamente anche allo sviluppo dei membri della Divisione
futuro con l'intenzione di far emergere generazioni successive di Bodhisattva
della Terra. Nei miei viaggi in Giappone e in tutto il mondo cercavo di incontrarli
ogni volta che era possibile e così ho costruito con loro tantissimi legami cuore a
cuore.
Senza successori che raccolgano il testimone spirituale della Soka Gakkai,
kosen-rufu mondiale non potrà progredire e la realizzazione della pace e della
felicità dell'umanità rimarrà un sogno.
Sono felice di dire che oggi, in que sta nuova era di kosen-rufu mondiale, i
membri che in passato hanno fatto parte della Divisione futuro stanno dando
notevoli contributi in tutto il globo. E i giovanissimi che oggi vi appartengono
stanno crescendo forti e vigorosi ovunque: saranno le persone che suoneranno
la storica campana che darà inizio al terzo ciclo di "sette campane" nella
seconda metà del XXI secolo.
Le fondamenta eterne della So ka Gakkai sono state gettate.
«Cento o duecento anni in avanti»
Il presidente Toda diceva: «Dobbia mo impegnarci nella nostra lotta adesso,
mirando a cento o duecento anni in avanti. Fra duecento anni la storia avrà
dimostrato la correttezza del cammino della Soka Gakkai. Di certo i posteri ne
saranno testimoni».
Far crescere succes sori Soka capaci equivale a piantare i semi e le pianticelle di
kosen-rufu mondiale, della pace nel mondo. Significa costruire un futuro in cui
ogni essere umano possa sentirsi felice. Finché ci sarà un flusso continuo di
membri della Divisione futuro che crescono e diventano persone meravigliose,
l'avvenire dell'umanità è assicurato.
Puntando al centenario della Soka Gakkai nel 2030 e guardando a un futuro
ancora più lontano, uniti insieme dedichiamoci con tutte le energie ai membri
della Divisione futuro, ognuno dei quali ha una profonda missione. Così facendo
saremo certi che il possente fiume di kosen-rufu scorrerà in eterno.
«Se esaminiamo il capitolo Torre preziosa del Sutra del Loto, troviamo il
Budda Shakyamuni, il Budda Molti Tesori e i Budda delle dieci direzioni, che
sono emanazioni del Budda Shakyamuni, riuniti insieme. Per quale motivo?
Come afferma lo stesso sutra, "ciascuno di loro [...], giungendo in questo
luogo per assicurare che la Legge duri a lungo nel tempo" [SDLPE, 250].
Shakyamuni, Molti Tesori e tutti gli altri Budda intendevano assicurare la
futura propagazione del Sutra del Loto in modo da metterlo a disposizione
di tutti i figli del Budda nei tempi a venire. Da questo possiamo presumere
che la loro preoccupazione e compassione fossero ancora più grandi di
quelle di un padre e di una madre che vedono il loro unico figlio afflitto da
una grande sofferenza» (L'apertura degli occhi, RSND, 1, 260).1
Creiamo un flusso costante di successori nel mondo
Nella parte conclusiva del trattato L'apertura degli oc chi Nichiren Daishonin
analizza il significato dell'undicesimo capitolo del Sutra del Loto, L'apparizione
della Torre preziosa. Perché il Budda Molti Tesori e i Budda delle dieci direzioni si
radunarono davanti a Shakyamuni? Perché desideravano assicurarsi che
l'insegnamento per l'Illuminazione universale fosse preservato per sempre e
trasmesso alle persone di tutte le epoche future. La compassione di questi
Budda è maggiore di quella di due genitori che cercano di salvare dalla
sofferenza il loro unico figlio.
Grazie a questa sua profo nda compassione il Budda rivelò l'insegnamento
eterno per l'Illuminazione di tutte le persone. La domanda importante è dunque:
chi porterà avanti lo spirito di grande compassione del Budda e diffonderà la
Legge mistica, l'insegnamento da lui rivelato, nell'epoca malvagia dell'Ultimo
giorno? Il Budda cerca ardentemente individui capaci ai quali affidare la
propagazione del suo insegnamento.
Il Daishonin fa notare che «tutti i vari insegnamenti del Budda vengono diffusi da
persone» (Domande e risposte riguardo all'abbracciare il Sutra del Loto, RSND,
1, 54). Per quanto grande sia un insegnamento, non ha alcuna forza o efficacia
se non ci sono persone che lo abbracciano e lo propagano. Scrive anche:
«Perfino quando [...] preti [buddisti] partirono dal Giappone portando alcuni sutra
in Cina, non trovarono nessuno in grado di ricevere e trasmettere a sua volta
questi sutra. I loro sforzi furono tanto privi di significato quanto tentare di
insegnare il Buddismo a statue di legno o di pietra addobbate con abiti da preti
e ciotole da mendicante» (Sulla profezia del Budda, RSND, 1, 355-356).
Senza persone che abbracciano e trasmettono gli insegnamenti, del B uddismo
non rimaranno che «statue di legno o di pietra»; in altre parole, il Buddismo si
sclerotizzerà e diverrà privo di vita. L'unico modo di «assicurare che la Legge
duri a lungo nel tempo» è far emergere praticanti coraggiosi che si impegnino in
tal senso nell'epoca malvagia dell'Ultimo giorno della Legge.
Gli sforzi altruistici del Daishonin per propagare la Legge mis tica nella sua epoca
dimostrarono la validità di ciò che il Budda aveva predetto nel Sutra del Loto. E
l'apparizione della Soka Gakkai, a sua volta, ha aperto la strada all'ampia
propagazione e all'eterna perpetuazione degli insegnamenti del Buddismo del
Daishonin. Di conseguenza, se le persone che abbracciano e trasmettono
questo insegnamento continueranno ad apparire in varie parti del mondo, la
Legge mistica si diffonderà ancora più largamente e verrà il tempo in cui la luce
della pace mondiale potrà brillare per sempre.
In questo senso, far crescere successori pe r il nostro movimento è il sacro
compito di perpetuare la Legge ed è la nostra responsabilità per il futuro di
kosen-rufu.
La gioia del Daishonin nel veder crescere giovani successori
Il Daishonin era estremamente felice vedendo crescere i figli de i suoi discepoli
come Nanjo Tokimitsu,2 Tokuro Moritsuna3 e Iyo-bo.4 Scrivendo alla monaca
laica Sennichi, si congratula perché suo figlio era diventato un suo degno
successore nella fede: «Tokuro Moritsuna [...] ha seguito le orme [di suo padre]
ed è diventato un sincero praticante del Sutra del Loto» (Il tesoro di un figlio
devoto, RSND, 1, 929).
Il Daishonin conoscev a Nanjo Tokimitsu sin dall'infanzia, dall'età dei nostri
membri della Divisione futuro. In una lettera in cui ricorda il suo defunto padre
Nanjo Hyoe Shichiro, il Daishonin esprime gioia per la crescita del giovane
discepolo come valido successore: «Sono senza parole vedendo che non solo
c'è una perfetta somiglianza [fisica], ma che anche il cuore è lo stesso [di suo
padre]» (Risposta a Ueno, RSND, 2, 467).
E in un'altra lettera incoraggia così il s uo giovane discepolo: «La tintura di
indaco è più blu dell'indaco stesso5 e il ghiaccio è più freddo dell'acqua. Com'è
meraviglioso, veramente meraviglioso!» (Offerte nella neve, RSND, 2, 760). Con
la similitudine di "più blu dell'indaco" intende riferirsi ai successori che superano
chi li precede.
Il Daishonin te neva moltissimo ai suoi discepoli, che considerava come coloro
«che potevano ereditare lo spirito del Sutra del Loto» (cfr. L'eroe del mondo,
RSND, 1, 746). Da ciò che scrive è evidente che nulla gli dava più gioia di
assistere all'entrata in azione dei figli dei discepoli che avevano lottato al suo
fianco. Nella gloriosa epoca di kosen-rufu mondiale, essere nati in una famiglia
che pratica il Buddismo di Nichiren Daishonin è una fonte di immensa fortuna.
Ognuna di queste persone ha una missione profonda, non c'è alcun dubbio.
«La Soka Gakkai esiste per lo sviluppo dei giovani»
Josei Toda diceva spesso: «I figli dei membri della S oka Gakkai sono nati con
una stella di felicità e vittoria che brilla eternamente, la fede nella Legge mistica.
Preghiamo tutti per la crescita dei nostri figli! La Soka Gakkai esiste per lo
sviluppo dei giovani».
Fermamente deciso a portare avanti lo spirito del mio maestro, poco dopo la
nomina a terzo presidente della Soka Gakkai fondai le Divisioni bambini e
bambine, scuole medie e scuole superiori, che insieme formano la Divisione
futuro. In quel periodo alcuni responsabili della Soka Gakkai ritenevano che
fosse più urgente occuparsi di altre cose, ma io affermai: «Se non piantiamo
degli alberelli, non potranno crescere grandi alberi. Se aspettiamo a farlo
quando avremo bisogno di alberi alti e solidi, sarà troppo tardi. Non dobbiamo
lasciarci sfuggire il tempo giusto!». Il tempo giusto non è qualcosa da attendere,
ma da creare!
Il tempo in cu i si piantano giovani alberi richiede massimo impegno ed estrema
cura. Proprio come se stessi fornendo la luce del sole, l'acqua e il nutrimento a
giovani alberelli, subito dopo la fondazione della Divisione scuole superiori in
Giappone mi impegnai anima e corpo nel tenere ai ragazzi lezioni su scritti
importanti come Il vero aspetto di tutti i fenomeni, L'eredità della Legge
fondamentale della vita e Lettera da Sado. Ce la misi veramente tutta:
parlavamo, studiavamo e cantavamo insieme. Sin dal primo momento sono
stato coinvolto da vicino nella loro educazione, e lo sono ancora adesso. Mi
rassicura molto che tutti i membri, facendo proprio il mio stesso spirito,
apprezzino gli appartenenti alla Divisione futuro e si adoperino instancabilmente
al mio fianco per vegliare sulla loro crescita.
Molti membri in tutto il mondo, negli oltre cinquant'anni intercorsi dalla
fondazione della Divisione futuro a oggi, si sono dedicati allo sviluppo dei
ragazzi e delle ragazze della Divisione futuro con la mia stessa preghiera e il mio
stesso impegno, a volte in circostanze veramente difficili. Non dimenticherò mai
i loro sforzi assidui.
Non è eccessivo aff ermare che la Soka Gakkai è cresciuta così tanto grazie al
nostro impegno nello sviluppo della Divisione futuro in così tante forme creative.
Chi fa crescere persone di valore è una persona di valore nel vero senso della
parola.
Dedica ndoci allo sviluppo di persone capaci stiamo costruendo il palcoscenico
sul quale potranno emergere e agire futuri Bodhisattva della Terra.
Scrive il Daishonin: «Così il fiore tornerà alla radice e l'essenz a della pianta
rimarrà nella terra» (Ripagare i debiti di gratitudine, RSND, 1, 659). Secondo
questo principio, i benefici accumulati dai coraggiosi Bodhisattva della Terra che
diffondono la Legge mistica diverranno i benefici e la fortuna di coloro che li
hanno allevati. Le ricompense e gli effetti positivi di aver cresciuto i figli del
Budda sono incommensurabili e illimitati.
«Un altro passo di un sutra dice che i figli sono un tesoro.6 Il re Ornamento
Meraviglioso era destinato a cadere al termine della sua esistenza
nell'inferno chiamato grande fortezza di incessante sofferenza, ma fu
salvato dal figlio, il principe Puro Forziere. Non solo poté evitare le
sofferenze del grande inferno, ma divenne un Budda chiamato Re
dell'Albero di Sal.7 Una donna chiamata Shodai-nyo8 fu confinata nel regno
degli spiriti affamati per la sua avarizia e la sua avidità, ma fu salvata dal
figlio Maudgalyayana [uno dei dieci discepoli principali del Budda] e
liberata da quel regno.9 Dunque, l'affermazione del sutra che i figli sono un
tesoro non è assolutamente falsa» (Gosho del sakè raffinato, RSND, 1, 967).
Genitori e figli sono una cosa sola e conseguono insieme la Buddità
Il Daishonin inviò il Gosho del sakè raffinato alla monaca laica Ueno, che aveva
appena perso il suo amato figlio minore, Nanjo Shichiro Goro (fratello di Nanjo
Tokimitsu). Incoraggia con tutto il cuore questa madre in lutto, assicurandole che
il figlio verrà in suo aiuto nel momento del bisogno, al di là dei confini della vita e
della morte. Cita poi due esempi di figli che salvarono i genitori dalla sofferenza,
il principe Puro Forziere, figlio del re Ornamento Meraviglioso, e Maugdalyayana,
figlio di Shodai-nyo.
Sia nella vita sia n ella morte la fede di un figlio può aiutare un genitore a
conseguire la Buddità e viceversa. Le famiglie che hanno una relazione con la
Legge mistica condividono un legame karmico che perdura attraverso le tre
esistenze di passato, presente e futuro. A questo proposito il Daishonin dice:
«La tua testa è la testa dei tuoi genitori, i tuoi piedi sono i loro piedi, le tue dieci
dita sono le loro dieci dita e la tua bocca è la loro bocca» (cfr. La copia del sutra
dimenticata, RSND, 2, 622). Questo principio ci insegna che genitori e figli sono
una cosa sola e conseguono insieme la Buddità.
«I vostri figli sono inviati dall'infinito passato»
Il presidente Toda diceva alle madri che porta vano i figli con loro durante le
attività della Soka Gakkai: «I vostri figli sono inviati dall'infinito passato. Sono
nati in questo mondo per consentire a voi genitori e alle persone che li
circondano di conseguire la Buddità». E ai genitori in difficoltà nell'educazione
dei figli diceva: «Abbastanza spesso i bambini più irrequieti diventano giovani
davvero meravigliosi».
Quando un bambino o una bambina danno preoccupazioni, se i genitori e gli
altri familiari colgono questa opportunità per approfondire la fede, possono
essere considerati come buoni figli per quella famiglia.
Alcuni di voi hanno figli che in questo momento non s i impegnano nella pratica
buddista, ma non dovete sentirvi ansiosi o in colpa. L'importante è che
preghiate per la loro felicità e la loro crescita. Le vostre preghiere di certo
arriveranno alla loro natura di Budda e la loro missione dall'infinito passato
fiorirà di certo. Inoltre nel futuro, attraverso il legame con i vostri figli,
emergeranno uno dopo l'altro infiniti Bodhisattva della Terra dotati di forte fede
come voi. Non c'è un figlio che non abbia una missione. Tutti siamo nati per
essere «la persona che condurrà i suoi genitori alla Buddità» (cfr. Lettera a
Konichi-bo, RSND, 1, 593).
I tesori del cuore trasmessi dal genitore al figlio
Quale ricchezza possono lasciare i genitori ai figli?
Il Daishonin afferma: «Più preziosi dei tesori di un f orziere sono i tesori del corpo
e prima dei tesori del corpo vengono quelli del cuore» (I tre tipi di tesori, RSND,
1, 755). I tesori del forziere (la ricchezza materiale) e i tesori del corpo (la salute,
le capacità personali e la posizione sociale) sono importanti, ma sono i tesori del
cuore che creano la vera felicità.
Per questo motivo i tesori più g randi che possiamo lasciare ai nostri figli sono
senza dubbio quelli del cuore. Come possiamo trasmettere loro la fede e il modo
di vivere che ci permettono di accumulare i tesori del cuore? L'elemento cruciale
è il proprio «comportamento da essere umano» (Ibidem, RSND, 1, 756) che,
come arriva ad affermare il Daishonin, è lo scopo per il quale il Budda fece la
sua apparizione in questo mondo. È attraverso il nostro comportamento di
genitori, attraverso il modo in cui ci rapportiamo ai nostri figli, che trasmettiamo
loro i tesori del cuore.
In un discorso in cui affrontai il tema dell'educazione in famiglia10 suggerii le
seguenti linee guida riguardo al comportamento dei genitori nei confronti dei
figli:
1. ai utate i vostri figli a concentrarsi anzitutto sui loro studi, poiché la fede è un
viaggio che dura tutta la vita;
2. prendetevi il tempo per sta re con i vostri figli e parlare con loro;
3. evitate di litigare davanti ai figli;
4. evitate che entrambi i genitori ri mproverino un figlio nello stesso momento;
5. siate imparziali e non paragonate un figlio all'altro;
6. parlate ai figli del vostro impegno nella fede.
Un comportamento saggio e di buon senso è importante. Ciò che più conta è
rispettare i figli, e questo fa parte della nostra pratica di rispettare tutte le
persone.
Il preside nte Toda diede consigli pratici a me e mia moglie sul modo di essere
genitori. Per esempio ci consigliò di salutare sempre i figli ogni mattina prima
che andassero a scuola e, nel caso fossimo lontani da casa per lavoro o per le
attività, di incoraggiarli per telefono o scrivendo loro messaggi e lettere. Certe
volte capitava che i nostri figli non si svegliassero in tempo e dovessero correre
a scuola senza aver fatto Gongyo. In quelle occasioni mia moglie diceva loro:
«Non preoccupatevi, reciterò io per voi!» e li salutava con un caldo sorriso.
La fede è un viaggio che dura tutta la vita. È importante assumere una
prospettiva a lungo termine con i figli e non dar loro l'impressione che praticare il
Buddismo sia una cosa pesante. Facciamo in modo che si sentano a loro agio e
sviluppino liberamente le loro qualità.
Toda soleva dire: «Il genitore e il figlio sono entrambi figli del Budda. Se decidete
di crescere insieme ai vostri figli nel giardino della Soka Gakkai, le cose
andranno sicuramente in un senso positivo».
I figli osservano la vostra assidua partecipaz ione alle attività della Soka Gakkai.
È anche importante incoraggiarli a fare Gongyo con voi. Il vostro atteggiamento
determina tutto. Se avete un atteggiamento positivo accumulerete i tesori del
cuore sia voi sia i vostri figli, e costruirete una famiglia armoniosa.
I successori che portano avanti il testimone di kosen-rufu
Oggi è sempre più importante riconoscere che i figli non sono soltanto il tesoro
della loro famiglia ma anche il tesoro della comunità, della società, del paese e
dell'umanità.
Inoltre i figli c resciuti nella Soka Gakkai sono i nostri successori e raccoglieranno
il testimone di kosen-rufu. Vegliamo tutti insieme calorosamente su di loro,
incoraggiamoli, dedichiamoci con cura al loro sviluppo e alla loro crescita. In
questi tempi sempre più difficili è essenziale anche dimostrare una crescente
considerazione per le famiglie che hanno figli. Quando vi accade di incontrare
bambini o di far visita a famiglie con bambini, sforzatevi sempre di parlare con
loro.
Ci so no cose che i genitori trovano difficile comunicare ai figli, ma che possono
essere subito recepite se dette da compagni di fede di qualsiasi età che
appartengono alle organizzazioni locali della Gakkai.
I membri dovrebbero anche far notare ai figli le cose positive che stanno
facendo i loro genitori, per esempio dicendo: «Tuo padre si dà molto da fare per
tutti. È una persona veramente meravigliosa». «Ho parlato con tua mamma e mi
ha dato consigli che mi hanno veramente aiutato». E dovrebbero anche lodare i
figli stessi, con frasi come: «Grazie di occuparti delle cose di casa quando i tuoi
genitori sono impegnati nelle attività. So che lo apprezzano davvero». Parole
così calorose da parte dei compagni di fede della famiglia Soka rimarranno
gemme preziose nel cuore di questi ragazzi finché vivranno.
«Ma, anche se tutti gli esseri possiedono le tre cause inerenti, o
potenzialità, della natura di Budda,11 se non trovano le giuste condizioni,
incontrando un "buon amico" o maestro, non si risveglieranno, non
capiranno, e la loro natura di Budda non si manifesterà. Ma se troveranno
le giuste condizioni, incontrando un buon amico, la loro natura di Budda
diverrà immancabilmente manifesta. Per questo, tali incontri si chiamano
"condizioni".[...]
Quando giunge la primavera, col vento e la pioggia, anche le piante e gli
alberi che sono privi d'intelligenza mettono germogli, fioriscono
gloriosamente e rendono nota al mondo la loro presenza. E quando arriva
l'autunno, con la sua luna autunnale, le piante e gli alberi maturano e
generano i frutti. Allora nutriranno tutti gli esseri senzienti, ne sosterranno
la vita, li porteranno a maturare, e infine manifesteranno la virtù e le
funzioni della Buddità. Chi può dubitarne? Se persino le piante e gli alberi
che sono privi di intelligenza possono farlo, quanto più sarà vero degli
esseri umani?» (La dichiarazione unanime dei Budda delle tre esistenze,
RSND, 2, 811-812).12
I buoni amici ci aiutano a sviluppare le nostre potenzialità
Questa parte di La dichiarazione unanime dei Budda d elle tre esistenze
sottolinea l'importanza delle "condizioni", o cause esterne, per il conseguimento
della Buddità da parte di tutte le persone, che è lo scopo fondamentale
dell'apparizione del Budda nel mondo.
Qui il Daishonin dice che «se trovera nno le giuste condizioni, incontrando un
buon amico, la loro natura di Budda diverrà immancabilmente manifesta». Sta
dicendo che quando veniamo influenzati positivamente da un buon amico nella
fede prendiamo coscienza che dentro di noi esiste la natura di Budda e
diveniamo capaci di rivelarla.
Anche i figli hanno bisogno di "buoni amici" per poter credere nel proprio
potenziale innato e costruire autostima.
Così come le piogge primaverili aiutano le piante a produrre germogli e la luna
autunnale prelude alla maturazione dei frutti, i buoni amici nutrono la vita dei
giovani affinché crescano solidi e positivi.
Riconosciamo e ribadiamo che la Soka G akkai è un gruppo di buoni amici che
non ha uguali.
I membri della Soka Gakkai rivelano il potenziale intrinseco nella loro vita grazie
ai rapporti con buoni amici che li ispirano. Quando siamo parte di questa rete di
buoni amici la nostra missione innata può sbocciare completamente.
La fede e la pratica della Legge mistica - per esempio valorizzare og ni persona,
adoperarsi per eliminare la miseria e l'infelicità dal mondo, credere che ogni
persona possa diventare felice - vengono trasmesse attraverso il contatto con i
membri della Soka Gakkai che si stanno sforzando al massimo.
Per questo è importante far crescere i figli nel giardino della Soka Gakkai. Vi
prego di raccontare loro come la vostra famiglia ha deciso di unirsi alla Soka
Gakkai, parlate delle radici della pratica buddista della vostra famiglia, di come i
suoi membri si siano impegnati per kosen-rufu in passato e degli eventi
significativi che li hanno ispirati nella pratica. Anche ascoltare i membri che nella
riunione di discussione o in altri incontri raccontano come hanno trasformato la
loro vita grazie alla pratica del Buddismo può essere un'importante fonte di
ispirazione e incoraggiamento.
«La gentilezza degli altri ha fatto di me ciò che sono oggi»
Oggi tutti i membri si impegnano con calore per sostenere l a Divisione futuro.
Sono sempre pronti ad ascoltare i problemi dei giovani, a consigliarli e a pregare
insieme a loro. Questi incoraggiamenti sinceri sono la forza motrice della
crescita dei membri della Divisione futuro.
Il batteriologo giapponese Hideyo Noguch i (1876-1928) scrisse in una lettera al
suo amato maestro elementare: «La mia più grande gioia nella vita è stata
dimostrare che potevo realizzare qualcosa di grande come essere umano, e
anche diventare amico dei poveri, qualcosa che non tutti riescono a fare, e
aiutarli».13
Noguchi st a dicendo che la più grande felicità per un essere umano è realizzare
grandi cose e allo stesso tempo aiutare coloro che soffrono. Poi spiega al
maestro cosa gli permise di diventare una persona così: «La gentilezza che gli
altri mi hanno dimostrato durante l'infanzia ha fatto di me ciò che sono oggi».14
Da ragazzo Noguchi ebbe terribili ustioni alla mano che lo resero disabile. Molt e
persone lo aiutarono e lo sostennero, "facendo di lui quello che era diventato".
Anche nel mondo della Soka Gakkai sono emerse tantissime persone di valore
grazie alla sincerità e alle cure attente di innumerevoli membri.
Dedicarsi allo sviluppo di successori affinché possano supera rci, incoraggiare e
sostenere la giovane generazione più di quanto noi stessi siamo stati
incoraggiati e sostenuti dai nostri predecessori; questo nobile spirito di aiutare
gli altri a rivelare al massimo il proprio potenziale è al centro della tradizione
della Soka Gakkai di far crescere persone di valore.
Sette guide per la divisione futuro
Il 5 maggio di quest'anno (20 16) ricorre il quarantesimo anniversario
dell'istituzione del "Giorno dei successori della Soka Gakkai". Stabilimmo
questo giorno durante una riunione della Divisione futuro che si tenne al Toda
Memorial Auditorium del Kansai il 5 maggio 1976.
Con la sincera speranza della crescita di ognuno e con l'intento di formulare una
promessa insieme a ogni persona presente quel giorno, suggerii sei linee guida
per la Divisione futuro. In seguito (maggio 2013) aggiunsi un ulteriore punto e
così nacquero queste sette guide della Divisione futuro per il XXI secolo:
1. prendiamoci cura della nostra salute;
2. leggiamo libri;
3. usiamo sempr e il buon senso;
4. siamo pazienti;
5. facciamoci tant i amici;
6. accumuliamo fortuna;
7. apprezziamo i nostri g enitori.
I membri della Divisione futur o stanno facendo del loro meglio per vivere
secondo queste indicazioni. Sento una forte emozione quando immagino il
futuro luminoso che avranno di fronte continuando a crescere e a sforzarsi con
tanta energia, e quando penso al futuro magnifico di kosen-rufu mondiale.
«Determinato a essere un successore»
La canzone della Divisione futuro Fari d i giustizia nacque come canzone della
Divisione scuole superiori (1 agosto 1978). Poco dopo, il 3 agosto, membri
provenienti da tutto il Giappone si riunirono al Centro culturale Tachikawa per
l'undicesima riunione generale della Divisione scuole superiori.
Espressi ai giovani partecipanti la speranza che mantenesser o per tutta la vita
l'impegno assunto in gioventù. Li invitai a prendersi sottobraccio e cantare
insieme la nuova canzone ed essi, saldamente uniti e con i volti luminosi,
cantarono:
Io sono det erminato a essere un successore,
attendo con fierezza che giunga il tempo...
Mi sembra ancora di sentire il potente coro dei membri della Divisone futuro che
quel giorno cantavano con un solo cuore.
"Io", in questi versi, sta per "ognuno di noi". Uniamoci tutti insieme e
impegniamoci ancora di più affinché crescano giovani "fari di giustizia" in modo
che il nostro movimento continui a fiorire nell'eterno futuro!
Note
1) L'apertura degli occhi fu ultimato a Tsukahara, sull'isola di Sado, nel febbraio
1272, e indirizzato a tutti i discepoli del Daishonin. Rivela che egli possiede le tre
virtù di sovrano, maestro e genitore nell'Ultimo giorno della Legge.
2) Nanjo Tokimitsu (1259-1332): fedele discepolo del Daishonin e a mministratore
del villaggio di Ueno nel distretto di Fuji, provincia di Suruga.
3) Tokuro Moritsuna (d.s.): prete discepolo del Daishonin. Fi glio di Abutsu-bo e
della monaca laica Sennichi, portò le ceneri di suo padre sul monte Minobu nel
luglio del 1279 e fece nuovamente visita alla tomba l'anno successivo. Il
Daishonin lo loda per aver portato avanti la fede del padre.
4) Iyo-bo (1252-1317): discepolo del Daishonin. Figlio del la monaca laica Toki.
Quando la madre si risposò, Toki Jonin divenne il suo patrigno. Fu istruito dal
Daishonin che lo menziona in varie lettere indirizzate alla monaca laica Toki.
5) La tintura ricavata dalla pianta dell'indaco di per sé non ha un colore blu s curo
che invece si ottiene immergendovi ripetutamente il tessuto fino a ottenere una
tinta più intensa di quella del succo della pianta.
6) Parafrasi di un passo del Sutra dell'Osservazio ne della mente come la terra.
7) La storia del re Ornamento Meraviglioso è narrata nel ventisettesimo capito lo
del Sutra del Loto, Precedenti vicende del re Ornamento Meraviglioso. Il re era
un devoto degli insegnamenti non buddisti ma la moglie Pura Virtù e i figli Puro
Forziere e Puro Occhio lo convertirono al Buddismo. Qui il Daishonin menziona
solo il nome di Puro Forziere come rappresentante di entrambi i fratelli e della
madre.
8) Il suo nome sanscrito è ignoto.
9) Questa storia è narrata nel Sut ra del servizio funebre per i defunti. Vedi anche
il Gosho Le offerte per gli antenati defunti (RSND, 1, 227).
10) Da un discorso a una Conferenza di rappresentanti de lla SGI, Miami, Florida,
3 febbraio 1993.
11) Dottrina esp osta da T'ien-t'ai (538-597), che considera la natura di Budda
secondo tre prospettive. Le tre potenzialità sono la natura innata di Budda, la
saggezza per percepirla e le azioni compassionevoli, o pratica, per sviluppare
questa saggezza e far sì che la natura di Budda emerga. Le azioni benevole
aiutano lo sviluppo della saggezza e la saggezza sviluppata realizza la natura
innata di Budda. In questo modo le tre potenzialità costituiscono le cause che
operano insieme per permettere alle persone di conseguire l'effetto della
Buddità.
12) Data e destinatario di La dichiarazione unanime dei Budda delle tre esistenze
sono ignoti. La dichiarazione unanime citata nel titolo è la refutazione degli
insegnamenti precedenti al Sutra del Loto, che furono esposti solo a titolo di
espedienti, a favore del Sutra del Loto. Il trattato classifica il Sutra del Loto al
primo posto attraverso l'analisi degli insegnamenti presenti negli altri sutra.
13) Hideyo Noguchi, Hideyo Noguchi: Sono Shogai to Jisseki (Hideyo Nog uchi:
la vita e le realizzazioni), a c. di Minoru Tan, Kodansha, Tokyo, 1977, vol. 2
(Lettere), p. 73.
14) Ibidem
(Traduzione di Marialuisa Cellerino)
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