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I giovani e il futuro

Thomas Edison, il grande inventore

Chi non si rassegna mai alla fine vince

Questa serie di incoraggiamenti del presidente della Soka Gakkai Internazionale Daisaku Ikeda, dal titolo Arcobaleni di speranza è rivolta ai bambini e alle bambine delle scuole elementari

Ancora un po' di studio e il divertimento delle vacanze estive inizierà [in Giappone dalla fine di luglio]. Questa lunga pausa può essere anche l'occasione di fare cose per le quali normalmente non avete tempo. Non vi fate ostacolare dal caldo, intraprendete una nuova sfida!
Spero che ognuno di voi, nel modo che gli è proprio, faccia del periodo estivo il momento di nuove scoperte e invenzioni.
Durante l'estate (del 2014) il Museo Fuji di Tokyo, che si trova accanto alla Soka University a Hachioji, ospiterà una mostra speciale dal titolo Thomas Edison: il mago di Menlo Park e le sue invenzioni.
Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX Thomas Edison (1847-1931) inventò una serie di dispositivi che hanno reso il nostro mondo un posto più luminoso e confortevole: la lampadina a incandescenza, pratica e sicura, il telefono, il fonografo e una cinepresa chiamata "kinetografo". Molte di tali invenzioni rivoluzionarie saranno in mostra al Museo Fuji.

Svariati oggetti che oggi sono di uso comune come il ventilatore, il telefono cellulare e il lettore audio possono essere ricondotti alle invenzioni di Edison che hanno reso la nostra vita molto più ricca e divertente.
Perché Thomas Edison fu capace di inventare cosi tante cose meravigliose? Scopriamolo insieme.

Egli nacque negli Stati Uniti l'11 febbraio 1847 - per coincidenza il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, nacque lo stesso giorno del 1900, cinque decenni più tardi - e crebbe in una piccola casa di mattoni rossi in una bellissima città attraversata da un fiume. Ogni volta che qualcosa lo incuriosiva faceva molte domande agli adulti che lo circondavano: «Perché uno più uno è uguale a due?» «Perché il vento soffia?» «Perché il pulcino esce dall'uovo?».
A volte faceva così tante domande che i suoi insegnanti non erano in grado di rispondergli. Chiedeva perché, voleva sapere, poneva questioni - e poi finalmente capiva: il giovane Edison era sempre pieno di questa gioia. E così, continuava a chiedere.
Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo siamo in grado di scoprire un nuovo mondo. E dunque vogliamo sapere sempre di più. Più comprendiamo, più i nostri cuori si riempiono di gioia. Ecco come possiamo diventare più intelligenti e più saggi gioiosamente. La parola "perché" ha l'incredibile potere di ampliare infinitamente la nostra mente.
Edison non aveva avuto buoni voti alla scuola elementare. Durante le lezioni la sua mente vagava e talvolta gli insegnanti lo rimproveravano. Ma questo non lo scoraggiò. C'erano tante cose che voleva imparare.
Sua madre gli diede lezioni di scienze, studi sociali, aritmetica e molte altre materie. Gli insegnò anche a scrivere, e leggeva ad alta voce con lui. Alla fine Edison si appassionò ai libri: erano pieni di cose che non sapeva! Così andò alla biblioteca pubblica locale e cominciò a leggere moltissimo.
Arrivò ad amare gli esperimenti scientifici perché voleva vedere con i propri occhi se le cose che aveva imparato da sua madre o letto nei libri erano realmente vere. Da qui nacque Thomas Edison il grande inventore.
È davvero meraviglioso trovare qualcosa che ci piace, e spero che tutti voi troviate attività che veramente vi interessano. È così divertente quando provate qualcosa e funziona. Ma anche se fallite, ciò che imparate dall'esperienza sicuramente rimarrà come un tesoro nella vostra vita. Tali emozionanti esperienze dischiuderanno il vostro infinito potenziale interiore.

Anche Edison attraversò molti momenti difficili. Ad esempio quando aveva circa dodici anni iniziò ad avere problemi di udito e in seguito diventò sordo, non riusciva a sentire neppure il canto degli uccelli. Ma ciò non gli impedì di continuare con le sue invenzioni.
Cercò sempre di essere positivo e ottimista. Non considerava l'essere sordo come una disgrazia, anzi pensava che tale condizione lo avesse aiutato a concentrarsi nella lettura e nel lavoro. Lo spirito imbattibile che aveva sviluppato è ciò che gli ha permesso di diventare un rinomato inventore.
Edison diceva: «Il modo più sicuro per avere successo è di provare sempre una
volta di più»,1 e «La maggior parte dei miei compagni provano un paio di cose e poi lasciano perdere, io non smetto mai fino a quando ho [ottenuto] quello che sto cercando».2
Quando inventò la lampadina a incandescenza, ora utilizzata in tutto il mondo, sperimentò oltre seimila fibre vegetali diverse per creare il filamento, la parte interna della lampadina che emette effettivamente la luce. Attraverso tali sforzi fu in grado di produrre la prima fonte di luce elettrica affidabile e duratura.
Una volta il laboratorio dove aveva fatto tutti i suoi esperimenti e realizzato le sue invenzioni bruciò in un incendio. Edison cominciò subito a elaborare piani per un nuovo laboratorio dicendo:«Ne costruiremo uno più grande e migliore.

Perché dovrei essere abbattuto? ».3
Come è possibile che Edison sia stato in grado di inventare così tante cose meravigliose?
Avete indovinato: perché, indipendentemente dal risultato, non rinunciava mai. Indipendentemente da quante volte aveva fallito, continuava ad andare avanti con determinazione fino a quando aveva successo. Coloro che continuano a provare diventano grandi. Coloro che non si arrendono mai alla fine sono 
vittoriosi.
La luce elettrica di Edison ha illuminato vivacemente l'oscurità della notte. Nichiren Daishonin scrive: «Una lanterna rischiara un luogo che è rimasto al buio per cento, mille, diecimila anni» (L'unica frase essenziale, RSND, 1, 821).
La luce del Buddismo di Nichiren può ispirare speranza e coraggio nella vita di coloro che stanno affrontando la sfortuna e l'infelicità. Molti dei vostri nonni e genitori hanno condiviso questa luce con innumerevoli amici.
Il primo presidente della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi descrisse le riunioni di discussione come incontri in cui le persone condividono i risultati dei loro "esperimenti" con questo Buddismo, dando la prova del suo funzionamento.
Le attività della SGI hanno il potere meraviglioso di rendere tutti felici e rivitalizzati. Considero i membri della SGI, che portano il sorriso a molte persone in tutto il mondo, grandi "inventori di felicità".
Voi, miei giovani amici, che illuminerete l'umanità nel XXI secolo, avete tutti il potenziale interiore per impegnarvi al massimo e non essere sconfitti. Quando impiegate tutte le vostre forze per ottenere qualcosa, il vostro potenziale nascosto si risveglia e sentirete un'ondata di infinita energia.
Per quest'estate trovate qualcosa su cui sfidarvi duramente, e poi date il tutto per tutto. Quando decidete cosa volete fare e iniziate a sfidarvi, il vostro cuore risplende forte e lucente come un bellissimo gioiello.


1) Michael J. Gelb e Sarah Miller Caldicott, Innovate Like Edison: The Success System of America's Greatest Inventor, Penguin Group, New York, 2007, p. 53. 2) Neil Baldwin, Edison: Inventing the Century, Hyperion, New York, 1995, p. 296.
3) Ibidem, p. 336.
(Traduzione di Maya Costantini da Boys and Girls Hope News, mensile della Soka Gakkai dedicato ai bambini e alle bambine delle scuole elementari, del 1 luglio 2014)

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